La formazione del cane da soccorso (Prima parte)

July 3, 2023

Il profilo caratteriale di ogni cane ne condiziona il proprio comportamento e, di conseguenza, pur praticando una corretta e idonea attività di socializzazione e apprendimento praticata dalla componente umana, il comportamento può essere migliorato o modificato solo in parte. 

In definitiva, indipendentemente dall’attività che si vuole praticare con un cane, è di fondamentale importanza scegliere il soggetto migliore, provvisto di quelle doti naturali richieste dallo scopo per cui si è deciso di prendere con sé il cane e intraprendere un determinato percorso. 

Detto questo, per quanto riguarda la scelta di un soggetto destinato alla pratica dell’attività di Ricerca e Soccorso, sicuramente diventa fondamentale individuare un soggetto con un’ottima socialità, con una buona curiosità e altrettanta docilità. È  importante ovviamente che il cane sia provvisto di un buon temperamento e una tempra che lo possa supportare soprattutto in quelle fasi di stress facilmente verificabili nelle attività di soccorso. Dopo aver scelto sapientemente il giusto soggetto, il conduttore avrà il compito di garantire al nuovo arrivato una corretta fase di apprendimento. 

Questo periodo condizionerà il comportamento del cane, che di volta in volta risponderà agli stimoli ed esperienze che il conduttore gli offrirà e gli permetterà di vivere. La componente innata (acquisita dai propri genitori), insieme a quella appresa (frutto dalla sommatoria di tutte le esperienze), produrrà (non considerando i fattori esterni), tutte le risposte agli stimoli presentati.  

Considerando gli scenari in cui il cane si troverà a operare da adulto nelle fasi di lavoro è fondamentale già dai primi mesi di vita offrire al cucciolo la possibilità di praticare luoghi e situazioni simili a questi. La situazione meno frequente che un cucciolo o cane adulto può incontrare è sicuramente quella di un crollo di un edificio e situazione simile a questa. Lo scenario che questi siti solitamente offrono, sono quelli di un agglomerato polveroso di materiale vario, ammassi di laterizio, ferro e altri manufatti di diverso tipo che non garantiscono una facile movimentazione, in più ci sono da considerare anche l’utilizzo da parte dei soccorritori di tutte quelle attrezzature che producono il più delle volte, rumori molto forti e fastidiosi. In previsione di questo, il primo passo da compiere per garantire una buona fase di apprendimento è di avvicinare il cucciolo a scenari simili a quelli descritti, propedeutici a quelli reali, favorendo la movimentazione su terreni non preparati, su cumuli di pietrame di diversa grandezza, su lastroni di calcestruzzo e massi irregolari. I siti facilmente individuabili e utilizzabili per questo scopo, possono essere i cantieri in cui si eseguono operazioni di costruzione o abbattimento. Oltre ad agglomerati di materiale sopra descritti ove previa autorizzazione si può far movimentare il cucciolo, ci sarà la possibilità di fare sentire tutti quei rumori che poi realmente si ritrovano negli scenari reali di operatività o di simulazioni varie. È evidente che i primi approcci a questo tipo di esperienza dovranno essere fatti considerando l’età del cucciolo e l’inesperienza dello stesso. Il primo avvicinamento sarà effettuato mantenendo una distanza congrua dallo stimolo, indipendentemente se questo sia visivo o uditivo, con l’accortezza di valutare costantemente i segnali di stress del cane e le sue risposte. 

Invece, per quanto concerne le attività di ricerca in superficie, le problematiche di approccio a questo tipo di scenario sono minori rispetto a quelle in maceria. I luoghi (campagna, boschi), in cui il cane si troverà a operare sono più familiari e quindi maggiormente conosciuti, c’è da evidenziare però, che spesso questi scenari possono offrire numerose insidie. Basta considerare le tantissime distrazioni possibili come può essere l’incontro con altri animali e in alcuni casi di specie sconosciute al cane (volpi, lepri, cinghiali, ovini, bovini). La giusta cosa da fare quindi, sempre in previsione di formare un cane che dovrà da adulto operare nell’ambito di un’attività di ricerca a persona nei diversi scenari di superficie, è quella di far conoscere al proprio cucciolo, il maggior numero di specie animale, familiarizzare con queste al fine di contenere comportamenti aggressivi o timorosi che possano distoglierlo dall’attività di ricerca.

Seguendo con costanza un percorso di apprendimento finalizzato al raggiungimento di un obiettivo ben definito, si porta il cucciolo ad acquisire un’adeguata sicurezza nelle diverse situazioni e una maggiore capacità di concentrazione nelle attività richieste. Infatti, è proprio la “capacità di concentrazione” a fare la differenza in tutte le attività di ricerca e diversi sono i fattori che condizionano questa caratteristica. I nemici peggiori sono sicuramente l’ansia e lo stress, fattori questi ultimi che possono presentarsi per diversi motivi. Indipendentemente dalle cause, contenendo l’istaurarsi di questi fattori negativi, si riesce a ottenere un comportamento corretto da parte del cane. 

Il conduttore avrà sempre l’importante compito di guidare il proprio cane in tutte le fasi della sua vita, offrendogli la possibilità di fare il maggior numero di esperienze possibili, ottenendo così un comportamento equilibrato e sicuro, pur tenendo sempre a mente le doti caratteriali del singolo soggetto che non potranno mai essere cancellate.

Roberto Palmieri

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