“LE ATTIVITA’ DI SOCCORSO: IL SETTORE OPERATIVO E IL SETTORE SPORTIVO” / PRIMA PARTE

April 11, 2023

Proprio in questi giorni, su alcuna social media è scoppiata un’accesa discussione che vede da una parte i soccorritori cinofili che operano nel settore della Protezione Civile e dall’altra i conduttori cinofili che praticano attività di soccorso sportivo. Sembrerebbe che questi ultimi abbiano un atteggiamento di superiorità nei confronti dei primi e, di conseguenza, le reazioni dei soccorritori non si sono fatte attendere. Addirittura è nata una vera e propria sfida sul campo che forse si disputerà realmente in futuro, oppure resterà una mera provocazione. Per quanto ci riguarda, non vogliamo schierarci con nessuno perché, come sempre accade, la verità è nel mezzo e vogliamo invece prendere spunto da questa diatriba per riflettere sulle reali differenze che esistono tra i due settori venuti in contrasto e fare delle considerazioni utili e costruttive.

Nell’attività cinofila in ambito di Protezione Civile è evidente che negli scenari in cui le Unità Cinofile s’imbattono sono molto variabili e imprevedibili. I cani impiegati devono volta per volta superare situazioni diverse e probabilmente mai incontrate prima. Nell’ambito delle attività di soccorso sportivo invece, i cani che concorrono, affronteranno scenari per la maggior parte dei casi meno variabili e talvolta già conosciuti. Detto questo però, si deve anche ammettere che nell’ambito della sezione dedicata agli esercizi di obbedienza e destrezza, in genere, la preparazione dei cani cosiddetti sportivi è notevolmente superiore a quelli impiegati nel soccorso operativo.

Per meglio comprendere la questione, è utile conoscere le prove a cui sono sottoposti i binomi nelle due affini ma diverse attività. Nel settore sportivo, il Regolamento di riferimento è quello denominato con l’acronimo IPO-R (Regolamento Internazionale d’esame per cani da soccorso) , un documento quest’ultimo che stabilisce le norme con le quali i cani e i conduttori devono affrontare le prove di ricerca e abilità. Lo scopo di questi esami è di riconoscere e valutare le qualità dei cani partecipanti attraverso la stesura di un punteggio, ma il superamento della prova non conferisce l’abilitazione a svolgere un’attività di soccorso operativo.

Le prove si dividono in due tipologie di esercizi, la prima denominata Sezione A, riguarda l’attività di ricerca, la seconda invece indicata come Sezione B si riferisce ai diversi esercizi di obbedienza e destrezza, le sezioni a loro volta, in base al grado di difficoltà si dividono in livelli. Le specializzazioni riconosciute nell’ambito del regolamento IPO-R, sono quelle concernenti la ricerca in superficie, macerie, acqua, valanga e mantrailing.

Per quanto riguarda invece, le prove di lavoro cui si sottopongono gli aspiranti soccorritori si deve far riferimento allaProva Propedeutica e Regolamento Operativo Nazionale per l’abilitazione di Unità Cinofile da soccorso Superficie – Macerie – Discriminazione Olfattiva – Acqua”. Queste prove di abilitazione, così come quelle sportive, sono organizzate e valutate da giudici E.N.C.I. (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) e hanno lo scopo di valutare le attitudini, l’equilibrio e il grado di addestramento (nella specialità richiesta) del cane per essere inserito a operare nei gruppi di Protezione Civile. Il Conduttore deve essere iscritto a un Ente o a un’Associazione di Volontariato di Protezione Civile e spetta proprio a quest’ultima, concedere l’autorizzazione all’unità cinofila per operare negli interventi di soccorso. Per accedere alla Prova Operativa per qualsiasi specializzazione prevista, l’Unità Cinofila deve aver superato una prova Propedeutica o una prova IPO/R. L’esito della prova non sarà costituito da un punteggio, ma da una valutazione finale che potrà concretarsi o no con un’idoneità a operare. È prevista una verifica annuale dell’operatività entro l’anno solare successivo alla prima abilitazione.

Fatta questa sintetica ma necessaria premessa, occorre dire che in entrambi i settori le prove a cui i cani sono sottoposti, così come per i rispettivi conduttori, sono molto impegnative.

Allo stesso modo è evidente che vi sono delle differenze concettuali nella stesura dei due Regolamenti: da una parte, nel settore sportivo, c’è una maggiore propensione all’enfatizzare le doti e il grado di addestramento della componente animale pur preservando una congrua attenzione alla capacità del conduttore; nel settore operativo invece c’è una maggiore tendenza a valutare la performance delle due componenti in maniera inscindibile, richiedendo una competenza specifica all’operatore, anche e soprattutto in materie che non sono direttamente collegate alla conduzione del cane durante la prova.

Continua….

Roberto Palmieri

Società Amatori Schäferhunde

Viale Alfeo Corassori 68
41124 Modena
C.F/P.I. 00764080362

Contatti

Sede Centrale

Viale A. Corassori n. 68 - 41124 MODENA
Tel. 059 354197 - 059 345363
Fax 059 354638

CDN cdn@sas-italia.com
Uff. pratiche Estero areifer@sas-italia.com
Uff.amministrazione - organismi periferici gozzi.amministrazione@sas-italia.com
Uff. manifestazioni - giudici costa.prove@sas-italia.com
Uff. Soci - HD - DNA S.V.  bortolotti.hd.dna@sas-italia.com
Uff. Selezioni   girgenti.selezioni@sas-italia.com

Social

Società Amatori Schäferhunde

Viale Alfeo Corassori 68
41124 Modena
C.F/P.I. 00764080362

Contacts

Main Headquarters

Viale A. Corassori n. 68 - 41124 MODENA
Tel. 059 354197 - 059 345363
Fax 059 354638

CDN cdn@sas-italia.com
Uff. pratiche Estero areifer@sas-italia.com
Uff.amministrazione - organismi periferici gozzi.amministrazione@sas-italia.com
Uff. manifestazioni - giudici costa.prove@sas-italia.com
Uff. Soci - HD - DNA S.V.  bortolotti.hd.dna@sas-italia.com
Uff. Selezioni   girgenti.selezioni@sas-italia.com

Social