OBEDIENCE: PREPARAZIONE ALL’ATTIVITA’ AGONISTICA

July 18, 2023

Allenamento muscolare, modellamento

Per un buon avviamento all’attività agonistica il cane deve avere una buona prestanza atletica e un fisico in buona salute. Tralasciando il programma di preparazione atletica sportiva che riguarda alimentazione, resistenza alla fatica, farmaci e integratori, che sono di competenza veterinaria, esistono molti altri aspetti da tenere in considerazione. Alcuni semplici esercizi di “ginnastica” possono rivelarsi molto utili alla crescita armoniosa del proprio cucciolo se già mirati al tipo di movimento richiesto dagli esercizi di obedience.

In quasi tutte le discipline sportive sono previsti esercizi che richiedono agilità e leggerezza, è fondamentale allenare e modellare i cani fin da cuccioli.

Nell’obedience il cane deve possedere soprattutto un elevato equilibrio psico-fisico, non sono richiesti grandi sforzi ma perfezione nei movimenti, armonia ed equilibrio. Nei soggetti che svolgono esercizi di obbedienza, si possono evidenziare problemi fisici che riguardano la colonna vertebrale, gli arti e la zona cervicale.

Il cane deve essere preparato a compiere movimenti “innaturali” fin dalla tenera età e l’allenamento deve essere finalizzato a rinforzare e stimolare specifiche parti del corpo per renderle allo stesso tempo elastiche e in grado di sostenere lo sforzo di movimenti ripetuti. Il cane va mantenuto in allenamento per ottenere buon tono muscolare e resistenza fisica ma, soprattutto nei cuccioli, è importante rispettare i tempi di crescita per non causare danni alle articolazioni.

Più il temperamento del cucciolo è alto e più pericoloso è il lavoro. Questa accortezza riguarda in particolare i cani di grossa taglia, come i nostri pastori tedeschi: i soggetti più grossi fanno più fatica a compiere i movimenti richiesti e, avendo più massa da spostare, per questi soggetti è più difficile compiere alcuni esercizi come l’arresto in corsa in spazi limitati. Per questo bisogna fare attenzione a graduare adeguatamente la preparazione e l’allenamento, tenendo conto dello sviluppo fisico del cane e dei suoi tempi.

In generale le parti più sollecitate dall’obedience sono la colonna vertebrale, la spalla, il gomito e il ginocchio.

La condotta è un esercizio di base nel quale il cane deve camminare al fianco sinistro del conduttore con la spalla all’altezza del suo ginocchio e la testa rivolta verso il suo viso. L’andatura deve essere armoniosa al passo o al trotto, possibilmente evitando saltelli e passo ambio.

La postura e l’andatura dell’esercizio di base della condotta rappresentano un primo fondamentale movimento innaturale richiesto al cane. Durante l’esercizio sono sottoposti a sollecitazione i muscoli e le articolazioni della spalla, della colonna, del collo e degli arti.

I cambi di posizione devono essere veloci. Per assumere la posizione di terra a partire da quella di seduto, il cane deve gettarsi in avanti con le zampe anteriori, cioè spingendo i gomiti a terra, senza spostare il bacino. Per ritornare nella posizione di seduto dalla posizione di terra, il cane deve alzarsi solo con l’anteriore ed assumere una posizione di seduto eretta, sempre senza spostare il bacino. Le aree maggiormente sollecitate sono, quindi: zampe, bacino, colonna, collo.

Nell’esercizio di terra durante il richiamo, esercizio che normalmente si svolge al galoppo, il cane, in risposta al comando “terra” del conduttore, deve buttarsi immediatamente a terra, possibilmente appoggiando prima l’anteriore (in scivolata o tipo inchino) e nel minimo spazio possibile. Le aree maggiormente sollecitate sono: colonna, bacino, arti.

Nell’esercizio del seduto durante la marcia, il cane cammina al fianco del conduttore al trotto o al passo e, al momento del comando del conduttore, deve assumere velocemente la posizione di seduto. Il movimento è difficile perché, essendo proteso in avanti mentre cammina, il cane deve velocemente spostare l’equilibrio all’indietro e appoggiare a terra il bacino. Le aree maggiormente sollecitate sono: bacino, colonna, collo.

Rispettare i tempi di maturazione e crescita

Rispettare i tempi di apprendimento specifici di ogni cane e non forzare troppo la mano durante gli allenamenti è sempre una strategia vincente. Ogni cane ha i propri tempi per capire, crescere, maturare.

Un cane molto giovane, attivo e cooperativo può dare grandi soddisfazioni in tempi brevi ma, risultati splendidi ottenuti rapidamente senza il tempo necessario per maturare, rischiano di bruciare le tappe e rovinare il percorso successivo, con conseguente perdita di autostima e sicurezza.

Le gare, specialmente quelle di alto livello (classe 3), sono stressanti per il cane perché durante l’esecuzione degli esercizi il conduttore non può mai intervenire con aiuti o premi. Durante le prove i cani possono soffrire per la lontananza del conduttore o per la permanenza in un ambiente disturbato e apparentemente ostile (confusione, rumori, odori) e manifestare sintomi da stress, che possono essere difficilmente superabili in assenza di una preparazione specifica e di un sufficiente livello di maturità psicofisica. È consigliabile lavorare rispettando l’indole e il carattere del proprio cane, rispettandone sensibilità e fragilità, soprattutto in età giovanile. Il cane deve essere condotto lungo un percorso di allenamento commisurato alle capacità individuali perché deve crescere e maturare per diventare forte e sicuro di sé.

I cani di grossa taglia maturano più lentamente perché l’energia richiesta per costruire un fisico possente mette maggiormente sotto stress l’equilibrio psicofisico. La piena maturità psicofisica nei cani di grossa taglia può arrivare anche intorno ai due-tre anni.

Per rinforzare le zone muscolari più sollecitate ed abituare il cane a compiere i movimenti richiesti, l’allenamento più indicato coinvolge i seguenti esercizi:

1) Posizionare il cane seduto e compiere i movimenti di terra e seduto. Con l’aiuto di un rinforzo positivo (bocconcino) è necessario fare in modo che il cane cambi posizione senza muovere il bacino, cioè senza spostare il sedere. Deve, quindi, alzarsi e abbassarsi usando solo le spalle e la colonna vertebrale.

2) Dalla posizione di terra far alzare il cane in piedi senza muovere passi in avanti. Deve, quindi, eseguire il movimento in verticale stendendo le quattro zampe contemporaneamente.

3) Dalla posizione in piedi far passare il cane alla posizione a terra senza assumere la posizione intermedia di seduto. Il cane deve, quindi, andare a terra appoggiando prima le zampe anteriori e poi il resto del corpo.

Tutti questi movimenti sono utili per compiere correttamente alcuni esercizi base e possono essere un buon allenamento anche per i cuccioli.

A volte il cucciolo non ce la fa ad eseguire un “terra” corretto e si posiziona “scosciato” perché non ha ancora ultimato la crescita e la solidità muscolare. Se vado a sforzare, obbligandolo a stare corretto posso andare a danneggiare l’anca o il ginocchio. Il messaggio che trasmetto al cucciolo è: “compiere quel movimento equivale a disagio. Non potrà mai diventare un movimento veloce e lui non sarà mai felice di eseguire quel movimento.

Per il cane non esiste il concetto di “esercizio”, ma esiste il concetto di “movimento”. Il cane ascolta una parola “comando”, per compiere un movimento. Per noi, il cane esegue una posizione. Nell’obedience c’è grande attenzione ai particolari.

Anaela Tuzzi

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